Marketing - 05.06.2024

ACCESSIBILITÀ DIGITALE: COS'È, NORMATIVA E PIANO DI AZIONE


di Francesco Borsetto, Equity Partner & Chief Advisory Officer Black Pep


Cos’è l’accessibilità

Per accessibilità web si intende la capacità dei sistemi informatici di fornire servizi anche a coloro che sono affetti da disabilità, temporanee o permanenti, utilizzando tecnologie assistive. Questo concetto riguarda siti web, applicazioni e tutte le interfacce utente del mondo digitale.
Se fino a poco tempo fa l’accessibilità era una scelta, ora il panorama legislativo sta cambiando. Diventa fondamentale comprendere appieno le sue dinamiche e adattarsi a questo nuovo contesto.

Perché è importante parlare di accessibilità

Normativa

L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha adottato, con la Determinazione n.117/2022, le Linee guida sull’accessibilità degli strumenti informatici per i soggetti che offrono servizi al pubblico tramite siti web o applicazioni mobili e che hanno un fatturato medio superiore a cinquecento milioni di euro negli ultimi tre anni. Questo regolamento, in vigore dal 28 giugno 2022, estende a tali soggetti le norme di accessibilità già previste per le Pubbliche Amministrazioni dalla Legge 4/2004. A partire da giugno 2025, l’obbligo di adeguamento si estenderà a tutti gli operatori economici, in linea con quanto previsto dall’Accessibility Act (direttiva UE 2019/882).
Oltre alle Linee guida, AgID ha introdotto il modello di dichiarazione di accessibilità, che deve essere rilasciato e aggiornato annualmente entro il 23 settembre. Questa dichiarazione deve essere facilmente accessibile, linkata nel footer dei siti web o nella sezione delle informazioni generali degli store per le applicazioni mobili.
Effettuando un parallelismo con quanto avvenuto per il GDPR, consigliamo di iniziare a pensare già da ora ad un piano strategico per regolarizzare la propria soluzione e adottare un mindset progettuale che sia accessibile e inclusivo.

Visite al sito

L’accessibilità web è fondamentale non solo per adempiere agli obblighi legali, ma soprattutto per promuovere un approccio etico e inclusivo. Garantire che il sito dell’azienda sia accessibile a tutti, indipendentemente dalle capacità fisiche o cognitive degli utenti, è un gesto di equità e rispetto verso la diversità. Rappresenta un impegno concreto per rendere il mondo digitale più accogliente e utilizzabile da tutti, compresi coloro che utilizzano tecnologie assistive.
Dal punto di vista economico, l’inaccessibilità del sito comporta la perdita di una significativa fetta del pubblico potenziale, circa il 30% degli utenti. Questo gruppo di utenti non solo include persone con disabilità, ma anche individui che possono avere limitazioni temporanee, come un infortunio, o permanenti, come l’invecchiamento. Ignorare questi utenti significa escluderli dalle opportunità offerte dai vostri servizi e prodotti, limitando l’impatto e la crescita della propria attività.
Una ricerca condotta da ContentSquare ha dimostrato che i siti web accessibili non solo attirano un pubblico più ampio, ma migliorano anche l’esperienza utente complessiva. Gli utenti trovano più facile navigare e utilizzare questi siti, aumentando il tempo di permanenza e riducendo i tassi di abbandono. Inoltre, migliorare l’accessibilità ha un impatto positivo sulla SEO, poiché i motori di ricerca premiano i siti ben strutturati e facili da navigare, migliorando la visibilità e il posizionamento nei risultati di ricerca.
Non dimentichiamo che l’inclusività è un valore sempre più riconosciuto e apprezzato dai consumatori. Un’azienda che dimostra di impegnarsi per rendere i propri servizi accessibili a tutti può rafforzare la propria reputazione e fidelizzare i clienti, creando un’immagine positiva che va oltre il semplice rispetto delle normative e può avere un impatto significativo sui risultati economici.

Etica e Branding

L’inclusività è un trend consolidato e fondamentale per il branding moderno. Oltre a rispettare la normativa, adottare pratiche di accessibilità web riflette un impegno etico e promuove il brand activism, come suggerito da Kotler.
Infatti, implementare pratiche di accessibilità web non solo migliora la vita di milioni di persone, ma rafforza anche l’identità del brand, dimostrando responsabilità sociale. Questo si traduce in una maggiore fedeltà dei clienti e in un vantaggio competitivo. Già nel 2019 una ricerca di mercato evidenziava come oltre il 70% dei consumatori premiano le aziende che si impegnano su temi sociali come l’inclusività e l’accessibilità.
Investire in accessibilità non è solo una conformità normativa, ma un’opportunità per fare la differenza, comunicando valori di inclusione ed equità. Questo impegno può essere enfatizzato attraverso campagne di sensibilizzazione, promuovendo una connessione più profonda e significativa con il pubblico.

Regole e Principi da seguire

Questa è solo una piccola panoramica delle WCAG (Web Content Accessibility Guidelines), e ogni principio dovrebbe essere valutato nel contesto più appropriato per garantire un’implementazione efficace.
Così come agli albori del web il W3C (World Wide Web Consortium) introdusse gli standard per un web migliore, oggi aggiorna queste regole con un capitolo specifico dedicato all’accessibilità: le WCAG. Le WCAG forniscono una serie di linee guida sia per la User Experience (UX) che per il codice, seguendo i seguenti quattro principi fondamentali:

  • Percepibile: Informazioni e componenti dell’interfaccia utente devono essere presentabili agli utenti in modi che possano percepire. Ciò significa che gli utenti devono essere in grado di percepire le informazioni presentate, utilizzando almeno uno dei loro sensi. Ad esempio, è essenziale utilizzare testo alternativo per le immagini e sottotitoli per i video, in modo che le informazioni non risultino invisibili a chi ha disabilità visive o uditive.
  • Utilizzabile: I componenti dell’interfaccia utente e la navigazione devono essere operabili. Ciò significa che gli utenti devono essere in grado di operare l’interfaccia senza richiedere interazioni che non possono eseguire. Questo include la progettazione di una navigazione semplice e intuitiva che non richieda movimenti complessi o precise capacità motorie, rendendo il sito utilizzabile anche per chi ha disabilità motorie.
  • Comprensibile: Le informazioni e il funzionamento dell’interfaccia utente devono essere comprensibili. Questo implica che gli utenti devono essere in grado di comprendere le informazioni presentate e come operare l’interfaccia utente. I contenuti devono essere scritti in un linguaggio chiaro e diretto, e le istruzioni devono essere semplici e facili da seguire, garantendo che tutti possano capire e utilizzare il sito.
  • Robusto: Il contenuto deve essere abbastanza robusto da poter essere interpretato in modo affidabile da una vasta gamma di tecnologie assistive. Questo significa che il contenuto deve rimanere accessibile anche quando le tecnologie avanzano, garantendo compatibilità e stabilità attraverso diverse piattaforme e dispositivi. Utilizzare codice pulito e standardizzato aiuta a mantenere l’accessibilità nel tempo, anche con l’evoluzione delle tecnologie e dei dispositivi.

Seguire questi principi non solo aiuta a rendere il web accessibile a tutti, ma migliora anche l’esperienza utente generale, favorendo l’inclusività e l’equità digitale.

Come mettersi in regola e i nostri suggerimenti

  1. Svolgere un’analisi approfondita della propria base clienti è il primo passo cruciale per identificare le disabilità più comuni tra coloro che interagiscono con il brand. Questo studio dettagliato sarà fondamentale per priorizzare un piano d’azione che risponda efficacemente alle esigenze reali degli utenti. L’obiettivo è definire il livello minimo di accessibilità al quale aspirare, fornendo così un orientamento chiaro e tangibile per il processo di miglioramento.
  2. Parallelamente, è essenziale identificare le aree di intervento sui touchpoints digitali del vostro brand. Iniziare con un assessment di accessibilità permetterà di valutare lo stato attuale rispetto alle linee guida WCAG e AGID, offrendo una base solida per la pianificazione delle azioni correttive e dei miglioramenti necessari.
  3. Una volta compresi i bisogni e le evidenze emersi dall’analisi, è possibile sviluppare un piano d’azione mirato per raggiungere gli obiettivi prefissati. Questo può includere attività come ulteriori user test, la riprogettazione delle interfacce, l’aggiornamento delle strutture di contenuto e lo sviluppo di codice per una migliore integrazione con le tecnologie assistive.
  4. Infine, è importante comprendere che l’accessibilità è un processo continuo e dinamico. Così come un prodotto digitale evolve nel tempo, lo stesso deve fare il suo livello di accessibilità. Pertanto, è consigliabile adottare un approccio di “accessibilità by design” fin dall’inizio, integrando considerazioni sull’accessibilità in tutte le fasi del processo di progettazione e sviluppo. Questo approccio garantisce che l’accessibilità sia parte integrante del prodotto fin dall’inizio, riducendo la necessità di correzioni future e garantendo un’esperienza digitale inclusiva e accessibile per tutti gli utenti.

In conclusione

Intarget può supportare i brand non solo a rispettare le normative, ma anche diffondere e promuovere una cultura di inclusione all’interno delle aziende. L’accessibilità è un principio cardine della responsabilità digitale di tutti i player di mercato. Non possiamo più dimenticarcene, garantire un accesso equo alle risorse digitali per tutti rappresenta un passo significativo verso un futuro più equo e solidale.

Contattaci per approfondire come possiamo aiutarti a regolamentare i tuoi touchpoint e promuovere l’accessibilità by design all’interno della tua organizzazione.